L'articolo che più interessa per parlare appunto dello status di parlamentare è il 68 della Costituzione. In questo è evidenziata l'insindacabilità delle opinioni e dei voti espressi nell'esercizio delle funzioni. In breve un parlamentare per svolgere le sue funzione ha una più ampia garanzia sulla espressione del proprio pensiero. Sia nei comportamenti verbali che nella stessa espressione dei voti. A tal proposito va sottolineato l'articolo 67 della Costituzione. Il parlamentare una volta eletto rappresenta l'intera Nazione e non solo quella frazione dell'elettorato che lo ha votato. Ciò determina in alcuni casi dei comportamenti fuori dalla propria linea politica di appartenenza. Comportamenti giustificati perchè in essere per la garanzia della Nazione.
Altro che viene evidenziato nell'articolo 68 è l'improcedibilità alla libertà del parlamentare e l'inviolabilità a procedere ad alcuna misura restrittiva. Prima era una guarentigia molto più ampia che escludeva solo la flagranza di reato. Consisteva in effetti ad una prassi per cui l'organo giudiziario doveva prima chiedere l'autorizzazione alla camera di appartenenza.
Altro che viene evidenziato nell'articolo 68 è l'improcedibilità alla libertà del parlamentare e l'inviolabilità a procedere ad alcuna misura restrittiva. Prima era una guarentigia molto più ampia che escludeva solo la flagranza di reato. Consisteva in effetti ad una prassi per cui l'organo giudiziario doveva prima chiedere l'autorizzazione alla camera di appartenenza.
Oggi è richiesta l'autorizzazione preliminare solo per le misure limitative della libertà personale e per sottoporre il parlamentare a limitizioni di libertà di corrispondenza e comunicazione. Per altro pare assurdo chiedere l'autorizzazione alle camere dato che esse avvisano il parlamentare e ciò evidentemente non porta ad un adeguato uso di intercettazioni o altri mezzi di indagine.
Altri dubbi su queste misure nascerebbero spontaneamente ma la Corte costituzionale ha sostenuto che:
la camera di appartenenza è l'unica che delibira all'applicazione dell'immunità;
obbligo in tal caso del giudice a sospendere e archiviare il processo;
la Corte costituzione ha potere di sindacare la correttezza delle decisione della camera.
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